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Ponte Flaminio, 1960, Roma, Itália

  • Foto do escritor: Fotografia e Nostalgia
    Fotografia e Nostalgia
  • 27 de jun.
  • 2 min de leitura
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Ponte Flaminio, 1960, Roma, Itália

Roma - Itália

Fotografia



Ponte Flaminio è un ponte attraversato da corso di Francia, a Roma, nei quartieri Parioli e Tor di Quinto e nella zona di Vigna Clara.

È il primo ponte monumentale sul Tevere a nord di Roma, a servizio dello storico itinerario della via Flaminia; dal 1960 è collegato al viadotto di corso di Francia, che dal quartiere Tor di Quinto si congiunge ai Parioli sovrappassando il villaggio olimpico.

Fu chiamato a progettarlo Armando Brasini, che aveva già iniziato a realizzare nei dintorni la Basilica del Sacro Cuore Immacolato di Maria, Villa Manzoni e la propria dimora presso ponte Milvio. Per le strutture fu incaricato l'ingegnere Aristide Giannelli. Il progetto presentato da Brasini a Mussolini prevedeva un enorme arco monumentale che emulava gli archi di trionfo romani. Tuttavia il Duce, che spesso interveniva sui disegni dei suoi progettisti, fece eliminare l'arco e semplificò il progetto. Brasini sembrò accettare di buon grado la modifica, asserendo che il progetto ne risultava migliorato quanto ad ampiezza e originalità.

I lavori, affidati alla società Tecnobeton, cominciarono nel 1938, ovvero alla vigilia del secondo conflitto mondiale, a causa della quale vennero sospesi nel 1943, quando alcune strutture già realizzate subirono dei danni a causa degli eventi bellici, per riprendere solo nel 1947 e finire nel 1951.

Nel dopoguerra il ponte avrebbe dovuto mutare il nome in "Ponte della Libertà". Tuttavia si preferì una denominazione coerente con quella del primo tratto della variante alla via Cassia, che il ponte stesso avrebbe servito: tale tratto, fino a via Antonio de Viti de Marco, intitolato in origine via Caio Flaminio e poi via Flaminia Nuova, fu ribattezzato nel 1959 corso di Francia. Il completamento del grande Raccordo Anulare (1955) e la realizzazione dell'Aeroporto di Fiumicino (1960) ridussero sensibilmente la funzione di ingresso principale alla Capitale da nord per la quale il ponte era stato originariamente concepito.

Il 24 maggio 1963 il ponte venne temporaneamente chiuso al traffico per un problema strutturale al quinto pilone, che aveva causato un cedimento del piano stradale; per assorbire la circolazione stradale si allestì poco a monte un ponte Bailey. I lavori di risanamento furono affidati agli ingegneri Arrigo Carè e Giorgio Giannelli. L'intervento di consolidamento terminò l'anno seguente, ma il ponte provvisorio fu smantellato solo in parte e i suoi cinque piloni in calcestruzzo, tre dei quali posati in acqua, sono tuttora (2023) in piedi.

Il ponte, che misura 254,94 metri di lunghezza per 27 di larghezza, si sviluppa su cinque arcate ed è realizzato in calcestruzzo interamente rivestito da travertino romano vistoso per le calde tonalità del bianco. Scenografiche scalinate sopraelevano i due ampi marciapiedi laterali, su cui si innalzano cippi e fusti cilindrici con aquile e lampioni. Il suo profilo ricorda quello del vicino ponte Milvio, con proporzioni enormemente enfatizzate, ottenendo una struttura monumentale e imponente. Trecho de texto da Wikipédia.

Nota do blog: Data 1960 / Autoria não obtida.


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